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  • Immagine del redattoreDr.ssa Luana Romiti D.O.

Dolore pelvico: il trattamento osteopatico è di grande aiuto


Marzo è il mese della donna. E' l'occasione perfetta per inaugurare il mio blog e promuovere la prevenzione e la cura di fastidiosi disturbi ginecologici femminili.

Il corpo femminile è soggetto a notevoli cambiamenti strutturali durante lo sviluppo, che interessato in modo significativo il bacino e le regioni limitrofe. Queste trasformazioni possono in taluni casi essere la causa scatenante dell'insorgenza del dolore pelvico acuto o cronico. Vediamoli meglio insieme. La sindrome del dolore pelvico è un insieme di sintomi caratterizzato principalmente da dolore cronico in sede pelvica o perineale e da dolori nel basso addome o nella parte bassa della schiena che si può manifestare in fase di ovulazione e mestruazione e durante l'attività sessuale (dispareunia). In taluni casi inoltre l'insorgenza del malessere può essere una conseguenza diretta di problemi renali o vescicali.

Non di rado il malessere può coinvolgere strutture muscolo tendineo fasciali lontane dalla zona pelvica interessata, manifestandosi come dolori alla regione lombare, alla regione sovrapubica, all'inguine e ai genitali esterni. Questo è il motivo per il quale la sindrome del dolore pelvico è di difficile diagnosi e avviene nella maggior parte dei casi per esclusione con un conseguente malessere psicofisico prolungato del paziente.

Le cause sono spesso riconducibili a fattori ginecologici, urologici e rettali come ad esempio endometriosi, prolassi, cisti ovariche, emorroidi e cause iatrogene riconducibili ad esempio all'errato uso di contraccettivi ormonali. Possono inoltre essere all'origine del malessere disfunzioni gastrointestinali, neurologiche, cicatriziali (taglio cesareo) e alterazioni posturali.


Dispareunia femminile, mestruazioni ed ovulazioni dolorose sono sintomi da non sottovalutare


I principi cardine della pratica osteopatica applicata al paziente per affrontare e trattare il Dolore Pelvico Cronico si basano su un approccio globale che tiene conto dei complessi fattori fisici e psicologici che caratterizzano il progredire del dolore. L’Osteopata, in virtù della sua formazione, è ben preparato alla gestione del dolore pelvico cronico, affrontando gli aspetti fisiologici e strutturali di questo fenomeno complesso. Grazie ad una profonda conoscenza di anatomia, fisiologia e biomeccanica, l´Osteopata identifica i fattori di disfunzione somatica che contribuiscono al dolore e attraverso manipolazioni di mobilizzazione del bacino, del tratto lombare e dell’articolazione sacroiliaca ristabilisce la corretta funzionalità biomeccanica della pelvi fino alla scomparsa dei sintomi.

Il trattamento inoltre contribuisce al rilascio di tensioni fasciali causate da un pavimento pelvico disfunzionale, migliorando così il controllo muscolare della zona. E' importante sottolineare che l'assenza di tensioni fasciali e un corretto controllo muscolare migliorano la mobilità della Dura Madre (tessuto nervoso) garantendo una funzionalità locale e globale che facilita l’organismo a riportare e a mantenere il paziente al benessere.

L'osteopatia, oltre che a scopo terapeutico, può essere applicata anche a scopo preventivo mediante specifici percorsi rieducativi perineali al fine di evitare fasi acute o croniche del disturbo.


Da non dimenticare è che nel percorso diagnostico-terapeutico ricoprono un ruolo importante un corretto stile di vita, un programma alimentare adeguato e, dove ricorre il caso su prescrizione medica, la farmacoterapia.

 

Passaggi Chiave:


  • Il dolore pelvico si può manifestare in fase di ovulazione e mestruazione e durante l'attività sessuale (dispareunia)


  • La sindrome del dolore pelvico è di difficile diagnosi e avviene nella maggior parte dei casi per esclusione con un conseguente malessere psicofisico prolungato del paziente


  • Le cause sono spesso riconducibili a fattori ginecologici, urologici e rettali. Possono inoltre essere all'origine del malessere disfunzioni riconducibili all'apparato gastrointestinali, neurologiche, cicatriziali (taglio cesareo) e alterazioni posturali


  • L'approccio osteopatico tiene conto dei complessi fattori fisici e psicologici che caratterizzano il progredire del dolore pelvico, affrontando gli aspetti fisiologici e strutturali di questo fenomeno complesso


  • L'assenza di tensioni fasciali e un corretto controllo muscolare della zona garantiscono una funzionalità locale e globale che facilita l’organismo a riportare e a mantenere il paziente al benessere.















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